Pasta di peperoncini fermentata.
ottobre 31st, 2016 by ensabry

Pronto! L’ho assaggiato ed è una bomba! Letteralmente una bomba la mia Pasta di peperoncini fermentata.
Peperoncini habanero o scotch bonnet, non ho la certezza della varietà ma siamo per entrambe tra i 100.000 e i 350.000 gradi di piccantezza della scala Scoville. Per dare un termine di paragone, il cayenna è tra i 30.000 e i 50.000.
Ingredienti:

300 g circa di Scotch Bonnet o Habanero red belli piccanti.
10 g di sale
un cucchiaio della salamoia del kimchi
un paio di spicchi d’aglio.

Procedimento:
Li ho semplicemente frullati nel Vitamix con il sale, la salamoia del kimchi e un paio di spicchi d’aglio.

Versare il composto in un barattolo ben lavato. Ho fatto l’ultimo risciacquo del barattolo con la salamoia del kimchi in modo da fare da starter e avere una prevalenza di “batteri buoni”.

Aspettare… dopo 4 o 5 giorni verificare che non fermenti male o che sia andato a male. Farà delle bollicine ma l’odore deve essere gradevole, eventualmente “acetoso” e non di andato a male. Lasciatelo li un mesetto poi riponetelo in frigo, ma si può anche conservare a temperatura ambiente.

Utilizzare pochissimo per volta, la punta di un coltello!

Note:
la salamoia del kimchi o dei cetriolini o di altro già fermentato non è indispensabile, ma aiuta molto ad evitare errori di fermentazione e ad usare meno sale.

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gnocchi-di-grano-duro-timilia
ottobre 18th, 2016 by ensabry

Alle volte ci vuole, è terapeutico, consente di non pensare e rilassarsi facendo della sana fatica, ma con una ricompensa finale.

Sono partita dal grano duro, acquistato direttamente dal produttore siciliano: La Casa Delle Acque, varietà Timilia (o Tumminia), un grano antico.

Ho mondato i chicchi ancora vestiti, ho macinato 120 g di grano (con il bicchiere del secco del Vitamix, concedetemi un po’ di modernità), ho impastato con 55 ml di acqua tiepida non clorata per una decina di minuti, ho lasciato riposare l’impasto per 30 minuti, ho poi diviso l’impasto in 4 e formato dei “salsicciotti” di pasta di circa un centimetro di diametro.

Ho tagliato dei pezzetti da un centimetro circa ciascuno e li ho “strascinati” sul rigagnocchi.

In teoria la dose per due persone, in pratica per uno abbondante.

Cotti per circa 13/15 minuti e ripassati in padella con un sughetto di pomodoro alle olive.

Ecco Gli gnocchi!

Ora sto meglio :-) Grazie, vi voglio bene.

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morbido-autunno-alluva-fragola-cheesecake-crudista-vegan-la-fetta-pronta-per-essere-servita
settembre 18th, 2016 by ensabry

La super torta crudista senza zucchero all’uva fragola è una delle mie torte preferite, laboriosa, ma ne vale la pena!
La prima volta l’ho fatta due anni fa, adattando una ricetta dello Chef Rino trovata su Veganblog.
Allora la pubblicai, sempre su Veganblog, chiamandola “Morbido autunno all’uva fragola” e riscosse un discreto successo.
Si può fare solo in questo periodo, dato che l’uva fragola si trova solo ora, cioè a cavallo tra settembre e ottobre.

Ecco la ricetta della Cheesecake all’uva fragola per una tortiera da 26 cm di diametro:

Ingredienti per la base:

  • 200 g di mandorle sgusciate
  • 5 datteri medjoul al naturale denocciolati, oppure, 85 g di uvetta sultanina
  • 1 pizzico di sale integrale

Ingredienti per la crema:

  • 400 g di anacardi crudi
  • 8 datteri medjoul al naturale denocciolati (150 g circa)
  • 450 g di succo di uva fragola (estratto da circa 700 g di grappoli interi)
  • 150 g di olio di cocco

Per la “glassa”:

  • 100 ml di succo di uva fragola
  • 1 cucchiaio di malto d’orzo o di riso (facoltativo. Attenzione che sia malto e non sciroppo!)
  • 2 cucchiaini colmi di farina di semi di carrube

Procedimento:
Il giorno prima mettete a bagno gli anacardi. Gli ingredienti eventualmente conservati in frigo vanno tolti per tempo in modo che siano a temperatura ambiente, diciamo almeno 2 ore prima di cominciare. Preparate la tortiera (meglio se di quelle “a cerniera”) foderando il fondo e le pareti con la carta forno. Mettete nel mixer le mandorle, i datteri (o le uvette) e il pizzico di sale e azionate fino a quando non si saranno ben amalgamati. Versate l’impasto della base sul fondo della tortiera e stendetela uniformemente premendo leggermente con il retro di un cucchiaio inumidito (la mia misura 26 cm e mi è venuto uno strato di circa 1 mm di spessore), mettete la base in frigorifero o in freezer.
Frullate ora tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere una crema liscia e senza grumi o “pezzettini”. Se non avete un frullatore superpotente Vitamix, è meglio usare quello a immersione, in ogni caso è più agevole procedere con metà crema per volta. Versate ora la crema sulla base e mettete in freezer per almeno mezz’ora.
Preparare la glassa versando a pioggia la farina di semi di carrube sul succo d’uva e mescolando rapidamente per non formare grumi. In questa operazione bisogna essere rapidievitando però di buttare la farina troppo in fretta. Versare il composto rapidamente sulla superficie della torta e livellare. Rimettere in freezer per almeno 4 ore, oppure in frigo per almeno 8. Prima di consumarla va tolta dal freezer 1 ora prima – o semplicemente lasciata in frigorifero.

Note:
Per questa torta e a queste dosi, le attrezzature fanno la differenza anche se con moooooolta pazienza si può ottenere un ottimo risultato.

Il succo di uva lo ottengo con l’estrattore di succhi, se non lo avete, va bene anche la centrifuga, se manca anche quella, bisogna frullare circa 700 g di uva e poi passarla al setaccio con infinita pazienza.

Gli ingredienti devono essere tiepidini per amalgamarsi bene, non fate come me, la prima volta ho fatto un disastro col frullatore poco potente e gli ingredienti freddi di frigo… ho poi rimediato mettendo il composto in una brocca metà per volta e rifrullando a bagnomaria col frullatore a immersione. Per far la torta ci ho messo il triplo del tempo. Nelle produzioni successive avevo a disposizione il frullatore della Vitamix e non c’è storia. Ottimi risultati anche con il “Duronic 1200” che ho acquistato su Amazon a circa un quinto del costo dell’altro.

Attenzione che la temperatura di fusione dell’olio di cocco è di 19 gradi, va consumata fredda e se fa caldo, rimessa subito in frigorifero per non farla sciogliere se non l’avete servita tutta.

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Crema Budwig con mirtilli interi
maggio 25th, 2016 by ensabry

Oggi a colazione ho provato la Crema Budwig. La ricetta l’ho presa direttamente dal sito del metodo Kousmine.
Gli ingredienti utilizzabili variano all’interno di categorie per cui non esiste un’unica crema, ma tante versioni in base al gusto di chi la prepara.

Di regola si mette:

  • 1 cucchiaio di cereali crudi finemente macinati biologici integrali: avena, grano saraceno, orzo, riso (non usate frumento, farro e quinoa poiché possono creare intolleranze)
  • 1 cucchiaio di semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.)
  • 1 e 1/2 cucchiaio di semi di lino o 1 di olio
  • 100 g. di banana
  • 100 g. di frutta di stagione
  • mezzo limone, succo o intero
  • 125 g. yogurt o 75 g. di tofu o legumi cotti (fagioli cannellini o ceci, ecc.)

Per una spiegazione del motivo per cui sono stati scelti questi ingredienti e i nutrienti che apportano, rimando al sito del metodo Kousmine.

Per approfondire ulteriormente le ragioni dei componenti della Crema Budwig, potete vedere questo filmato di Sergio Chiesa, esperto di alimentazione, membro del Consiglio Internazionale della “Fondation Dr. C. Kousmine”.

La Crema Budwig può essere anche salata, sostituendo la frutta con la verdura.

Questa mattina ho messo:

  • grano saraceno,
  • olio di lino (perché non avevo i semi),
  • una banana piccola,
  • mezza pera Kaiser grossa,
  • uno yogurt di soia,
  • mezzo limone senza buccia
  • semi di girasole
  • un pizzichino di vaniglia naturale

Procedimento:

Se avete un frullatore Vitamix o il Bimby – Vorwerk potete frullare tutto insieme, altrimenti occorre macinare i semi con un macina-caffè e poi frullare il resto con un frullatore a immersione o uno tradizionale.

Ho raggiunto l’ora di pranzo senza sfondarmi di semini e noccioline come al solito: ne sono entusiasta!

Aggiornamento:

OggiOggi a colazione ho provato la Crema Budwig. La ricetta l’ho presa direttamente dal sito del metodo Kousmine.
Gli ingredienti utilizzabili variano all’interno di categorie per cui non esiste un’unica crema, ma tante versioni in base al gusto di chi la prepara.

Di regola si mette:

1 cucchiaio di cereali crudi finemente macinati biologici integrali: avena, grano saraceno, orzo, riso (non usate frumento, farro e quinoa poiché possono creare intolleranze)
1 cucchiaio di semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.)
1 e 1/2 cucchiaio di semi di lino o 1 di olio
100 g. di banana
100 g. di frutta di stagione
mezzo limone, succo o intero
125 g. yogurt o 75 g. di tofu o legumi cotti (fagioli cannellini o ceci, ecc.)

Per una spiegazione del motivo per cui sono stati scelti questi ingredienti e i nutrienti che apportano, rimando al sito del metodo Kousmine.

Per approfondire ulteriormente le ragioni dei componenti della Crema Budwig, potete vedere questo filmato di Sergio Chiesa, esperto di alimentazione, membro del Consiglio Internazionale della “Fondation Dr. C. Kousmine”.

La Crema Budwig può essere anche salata, sostituendo la frutta con la verdura.

Questa mattina ho messo:

grano saraceno,
olio di lino (perché non avevo i semi),
una banana piccola,
mezza pera Kaiser grossa,
uno yogurt di soia,
mezzo limone senza buccia
semi di girasole
un pizzichino di vaniglia naturale

Procedimento:

Se avete un frullatore Vitamix o il Bimby – Vorwerk potete frullare tutto insieme, altrimenti occorre macinare i semi con un macina-caffè e poi frullare il resto con un frullatore a immersione o uno tradizionale.

Ho raggiunto l’ora di pranzo senza sfondarmi di semini e noccioline come al solito: ne sono entusiasta!

Aggiornamento:

Oggi, 10 giugno 2016, con: semi di girasole, riso Thai rosso crudo, semi di lino, yogurt di soia, una banana piccola, 3 albicocche e una manciata di mirtilli con: semi di girasole, riso Thai rosso crudo, semi di lino, yogurt di soia, una banana piccola, 3 albicocche e una manciata di mirtilli

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Spaghetti alla chitarra freschi di farro integrale con pesto di spinaci.
maggio 3rd, 2016 by ensabry

Ieri volevo fare una ricetta inventata di fresco: oggi l’ho di nuovo dovuta rimandare. Magari riesco a farla domani, nel frattempo ho optato per un bel pesto alternativo: il pesto di spinaci.

Ingredienti per due porzioni:

  • una confezione di ‪spaghetti‬ di ‪‎farro‬ alla integrale da 250 g
  • due generose manciate di ‪‎spinaci‬ freschi
  • due manciate di ‪anacardi‬ crudi
  • un pizzico di polvere di ‎aglio‬ secco o mezzo spicchio d’aglio fresco
  • un cucchiaio di ‪lievito‬ alimentare in scaglie (facoltativo)
  • ‎olio‬ ‪extravergine‬ d’oliva
  • sale integrale

Procedimento:
Cuocere la pasta, nel frattempo mettere tutti gli ingredienti per il pesto nel frullatore e azionare fino a quando diventa cremoso (e tiepido se usate il ‪Vitamix‬).

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Panna di anacardi
aprile 16th, 2016 by ensabry

Eccola! La panna di anacardi. Pronta per tutti gli usi, fatta in abbondanza da metter via.

Ingredienti:

  • 400 g di anacardi crudi
  • un bicchiere di acqua
  • formine per congelare
  • acqua per l’ammollo

Procedimento:
Ammollare gli anacardi crudi in acqua fredda per qualche ora cambiando l’acqua un paio di volte, poi scolarli e frullarli con un bicchiere di acqua (o un goccio in più se occorre) fino ad ottenere una crema liscia.

Versare in piccoli recipienti o nella formina del ghiaccio. Congelare.

Utilizzo:
Si può utilizzare in tutte le occasioni in cui è prevista la panna, sia per preparazioni dolci sia salate ad esempio per fare il gelato, per condire la pasta, per guarnire i dolci o semplicemente diluito da bere così al posto del latte.

Note:
Purtroppo in frigorifero non si conserva a lungo: al massimo 2-3 giorni.

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Tortini "Il miglio verde" - Nel piatto con maionese vegana e verdura
aprile 11th, 2016 by ensabry

Questi deliziosi tortini sono un ottima fonte di proteine con legumi e cereali diversi mescolati insieme.

Possono essere proposti come piatto forte o come sfizioso antipasto o anche come spuntino spezzafame.

Preparati in anticipo sono molto più buoni!

Tortini “Il miglio verde”.

Ingredienti per 12 tortini:

  • 5 ‪‎carciofi‬ già lessati
  • 200 g di ‪‎miglio‬ decorticato
  • 400 ml di acqua + 2 bicchieri
  • 3 cucchiai colmi di farina di ‪piselli‬
  • 1 cucchiaio di farina di ‪ceci‬
  • 1 cucchiaio di farina di ‪semi di lino‬
  • 1 cucchiaio di ‪lievito‬ alimentare in scaglie
  • ‪‎olio‬ ‎extravergine‬ d’oliva
  • sale
  • pepe
  • un pizzico di lievito alimentare e di paprika affumicata per guarnire.

Attrezzatura:

  • 12 pirottini di carta per muffin
  • teglia per muffin con 12 incavi

Procedimento:
risciacquate ben bene il miglio, poi tostatelo per 5 minuti in una pentola antiaderente con olio extravergine d’oliva e un po’ di sale, poi aggiungete l’acqua già bollente. Incoperchiate e cuocete per circa 20 minuti. Nel frattempo frullate i carciofi con le farine e i due bicchieri di acqua. Mescolate molto bene la crema verde con il miglio cotto. Aggiustate di sale e aggiungete ancora un goccio di olio extravergine d’oliva, poi distribuite nei pirottini posizionati negli incavi della teglia per muffin. Infornate per 20 minuti alla massima temperatura (200°).
Servite quando si saranno completamente raffreddati, sono molto più buoni il giorno dopo.

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Mentocioccococcolatini - Cioccolatini crudisti ripieni alla menta - Non si può resistere
aprile 4th, 2016 by ensabry

Da tempo volevo riprodurre i cioccolatini “After Eight” in versione vegan e pure crudista. Dopo lunga meditazione e qualche prova ho ottenuto un buon risultato….

Ecco a voi i “Mentocioccococcolatini” crudisti ripieni

♡ ♡♡ ♡♡ ♡♡ ♡♡ ♡♡ ♡♡ ♡♡ ♡

Ingredienti per 15 cioccococcolatini:

  • 130 g di crema di cocco raw
  • 2 cucchiai di polvere di cacao crudo

Per il ripieno alla menta:

  • 20/25 g di sciroppo di agave raw
  • 10 g di farina di semi di carrube
  • 12 g di acqua
  • 2 gocce di olio essenziale di menta piperita

Procedimento:
Versare in un piccolo recipiente l’acqua, lo sciroppo di agave raw e le due gocce di olio essenziale di menta piperita. Aggiungere pian piano la farina di semi di carrube stemperandola per bene e rompendo i grumi che si formeranno (lavoro rognosetto). Il risultato è una cremina fluida. Distribuire la cremina alla menta in uno stampo di silicone con 15 piccoli incavi tondi del diametro di circa 5 cm. Mettere in freezer. Quando i dischetti saranno manipolabili, trasferiteli su un pezzo di carta forno e rimetteteli in freezer (io l’ho fatto a distanza di tempo, non so quantificare con precisione quante ore devono trascorrere).
Preparare la crema di cocco frullando il cocco disidratato fino a quando diventa cremoso e quasi liquido. Il risultato dipende dalla potenza del frullatore, se usate un Vitamix è perfetto. Mettere 130 g della crema appena preparata in una ciotola e aggiungere il cacao crudo, mescolare bene e versare metà del preparato (o meno se li preferite sottili) negli stampini formando un primo strato. Lasciar raffreddare e indurire. Appoggiare ora i dischetti alla menta sul primo strato di cioccococcolato e versare lo strato superiore (se il composto si è indurito riscaldarlo prima a bagnomaria, facendo attenzione a non superare mai i 42 gradi per restare crudisti) ricoprendo completamente il ripieno. Livellare picchiettando lo stampo appoggiato su un supporto rigido. Riporre in frigorifero per far indurire completamente.
Servire freddi perché si sciolgono a temperatura ambiente superiore ai 19 gradi.

Note:
Al posto del cacao crudo si può usare la farina di carrube, meno costosa e di più facile reperibilità. Personalmente la preferisco, anche perché rimane più dolce senza alcuna aggiunta di dolcificante. Avremo così dei “Mentocarrucoccolatini” ripieni

La crema di cocco fatta in casa rimane sempre un po’ “sabbiosa”. Se non gradite la consistenza è comunque possibile utilizzare la crema di cocco o burro di cocco già pronta, oppure l’olio di cocco.

Per alzare il punto di fusione e avere coccolatini più resistenti alla temperatura ambiente si può sostituire parte del cocco con il burro di cacao.

Se non trovate gli ingredienti potete acquistarli esempio su www.cibocrudo.com o su www.cacaopuro.com.

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Faripisella (farinata di piselli) ai carciofi - Pronta!
aprile 3rd, 2016 by ensabry

Serata creativa. Era un po’ che non inventavo nulla di nuovo e di fronte a tre possibilità verdurose ho fatto scegliere a Enrico: risultato carciofi.
Ho pensato che ‘sposarli’ ai piselli sarebbe stata una buona combinazione.
Il risultato è proprio gustoso….ho inventato la “Faripisella” 😉

Ok ricetta…
Ingredienti:

  • 5 ‪carciofi‬ (erano dei tenerissimi violetti di Sardegna)
  • una grossa ‪cipolla‬ bianca fresca
  • 80 g di farina di ‪piselli‬ (non facile da trovare: ho autoprodotto col bicchiere del secco del ‪Vitamix‬)
  • 100 g di acqua
  • 20 g di olio ‪extravergine‬ d’oliva
  • altro olio per cucinare i carciofi e la faripisella
  • sale ‎integrale‬

Procedimento:
Preparare una pastella con la farina di piselli, l’acqua un pizzico di sale e l’olio.

Mentre la pastella riposa, mondare e tagliare a fettine sottili la cipolla e iniziare a soffriggerla a fiamma bassa, mondare e tagliare a fettine sottili i carciofi e aggiungerli al soffitto; stufarli finché diventano teneri, eventualmente aggiungendo un goccio d’acqua se si asciuga troppo.

Appena morbidi e asciutti aggiungerli alla pastella, mescolare bene e versare nella padella doppia per le frittate.

Cuocere girando spesso formando una bella crosticina da entrambi i lati. Ci vorranno circa 20 minuti.
Servire ben caldo con contorno di verdure e ‪maionese‬ vegana.

Note:
Intendiamoci, non ho inventato nulla di nuovo. Cercando su Internet ne trovate tantissime di ricette simili: nessuna però si chiama “Faripisella” ;-). La botta creativa è riferita alla mia personale versione, che “invento” al momento, cosa che accade praticamente per tutte le mie ricette.

La farina di piselli si può ottenere con un comune macinacaffè elettrico. Ci vuole solo un po’ più di tempo.

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Crema di ananas al pepe lungo
marzo 17th, 2016 by ensabry

Crema di ananas al pepe lungo (Piper longum). A differenza dei cuoricini all’ananas che rimangono compatti a temperatura ambiente, questa è una crema morbida gustosa e speziata.
Ho usato il pepe lungo che si sposa benissimo con i gusti dolci, ma è molto difficile da trovare. Si può preparare questa crema senza usare la spezia oppure usando vaniglia o cardamomo, ma con il pepe lungo diventa proprio speciale. Vale la pena cercare un po’.

Ingredienti per 6 coppette:

  • 500 g di polpa ‪ananas‬
  • 4 cucchiai colmi di semi di ‪chia‬ (o più per una consistenza maggiore)
  • 2 manciate di ‪‎anacardi‬
  • la punta di un coltello di ‪pepe lungo‬ in polvere

Procedimento:
Tagliare a cubettini la polpa di ananas, e metterla nel bicchiere del frullatore, aggiungere gli altri ingredienti e frullare tutto con un frullatore potente (‪‎Vitamix‬) fino a raggiungere una consistenza cremosa e liscia, versare nelle coppette e decorare con un pizzico di pepe lungo.

Se volete metterne via qualcuno in freezer, consiglio di usare le formine di silicone.

Servire nelle coppette o conservare per dopo a piacere

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