Cracker alla pizzaiola con l'essiccatore
ottobre 2nd, 2016 by ensabry

Ho inventato questi cracker per sdebitarmi con un amico che mi ha preparato uno script che mi fa risparmiare un sacco di tempo nel mio lavoro.

Grazie ancora Vale! Questa è la ricetta dei “tuoi” Cracker alla pizzaiola semi-crudisti preparati con l’essiccatore.

Non si possono considerare crudisti al 100% perché i fiocchi d’avena e la salsa di soia non lo sono.

Ingredienti:

  • una tazza di fiocchi d’avena,
  • mezza tazza di semi di lino,
  • mezza tazza di semi di girasole,
  • un quarto di tazza di semi di sesamo,
  • una manciata di pomodori secchi,
  • un cucchiaio di capperi di pantelleria dissalati,
  • un cucchiaio di origano,
  • 3 cucchiai di salsa di soia,
  • un cucchiaio di preparato per brodo vegetale senza sale,
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,
  • un pizzico di sale e acqua qb per idratare i fiocchi e i semi di lino.

Procedimento:

mettere i semi di lino in un recipiente e aggiungere acqua fino a ricoprirli; in una ciotola mettere i fiocchi di avena e versarci sopra dell’acqua bollente fino a ricoprirli appena.

Mentre si attende che i fiocchi si gonfino e i semi di lino rilascino la loro mucillagine, tritare finemente i pomodori secchi e i capperi, poi aggiungerli nella ciotola con tutti gli altri ingredienti.

Mescolare molto bene, poi suddividere il composto nei cestelli dell’essiccatore foderati con gli appositi fogli o con della carta-forno, stenderlo bene sui fogli e formare i cracker per dividerli più agevolmente.

Azionare l’essiccatore sul programma più o meno caldo per essiccare più o meno rapidamente.

Quando la superficie dei cracker sarà ben essiccata, si possono girare e togliere i fogli.

Essiccare bene anche l’altro lato.

Al termine dividere i crackers e conservarli in un recipiente ben chiuso per non far perdere fragranza.

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Polpette di sedanorapa.
settembre 24th, 2016 by ensabry

L’idea è della mia collega Nadia, che mi ha passato una ricetta. Ho però dovuto stravolgere. Per vari motivi, non potevo usare gli ingredienti che uso di solito per polpettare, ho quindi dovuto fare senza legumi, glutine, cereali, pseudo-cereali, amidi…
Come “legarle” mantenendo la ricetta 100% vegetale? Alla fine ho optato per la farina di semi di lino, una “panatura” di sesamo e la cottura in forno.

Ingredienti per circa 25 polpette:

  • due sedani rapa per circa 1,5 kg
  • 4 cucchiai colmi di farina di semi di lino
  • 2 cucchiaini di preparato per brodo vegetale (ho usato il mio autoprodotto)
  • maggiorana fresca
  • sale

Per la “panatura”:

  • sesamo bianco, sesamo nero e semi di papavero q.b.

Per la cottura:

  • olio extravergine d’oliva q.b.

 

Procedimento:
Sbucciare, tagliare a pezzettoni e cuocere a vapore i sedani rapa poi metterli nel robot da cucina e aggiungere gli altri ingredienti (l’uso del robot non è indispensabile).

Frullare tutto lasciando l’impasto grossolano, trasferirlo in una ciotola e lasciar riposare in frigo per almeno mezz’ora.

Poi, con l’aiuto dell’attrezzo per il gelato, creare delle palline e passarle nella panatura di semini. Disporre le palline su una teglia, irrorarle con un goccio di olio e cuocerle in forno caldo (180°) per circa 30 minuti.

Servire con salsa maionese vegana e contorno di verdure.

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Crema Budwig con mirtilli interi
maggio 25th, 2016 by ensabry

Oggi a colazione ho provato la Crema Budwig. La ricetta l’ho presa direttamente dal sito del metodo Kousmine.
Gli ingredienti utilizzabili variano all’interno di categorie per cui non esiste un’unica crema, ma tante versioni in base al gusto di chi la prepara.

Di regola si mette:

  • 1 cucchiaio di cereali crudi finemente macinati biologici integrali: avena, grano saraceno, orzo, riso (non usate frumento, farro e quinoa poiché possono creare intolleranze)
  • 1 cucchiaio di semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.)
  • 1 e 1/2 cucchiaio di semi di lino o 1 di olio
  • 100 g. di banana
  • 100 g. di frutta di stagione
  • mezzo limone, succo o intero
  • 125 g. yogurt o 75 g. di tofu o legumi cotti (fagioli cannellini o ceci, ecc.)

Per una spiegazione del motivo per cui sono stati scelti questi ingredienti e i nutrienti che apportano, rimando al sito del metodo Kousmine.

Per approfondire ulteriormente le ragioni dei componenti della Crema Budwig, potete vedere questo filmato di Sergio Chiesa, esperto di alimentazione, membro del Consiglio Internazionale della “Fondation Dr. C. Kousmine”.

La Crema Budwig può essere anche salata, sostituendo la frutta con la verdura.

Questa mattina ho messo:

  • grano saraceno,
  • olio di lino (perché non avevo i semi),
  • una banana piccola,
  • mezza pera Kaiser grossa,
  • uno yogurt di soia,
  • mezzo limone senza buccia
  • semi di girasole
  • un pizzichino di vaniglia naturale

Procedimento:

Se avete un frullatore Vitamix o il Bimby – Vorwerk potete frullare tutto insieme, altrimenti occorre macinare i semi con un macina-caffè e poi frullare il resto con un frullatore a immersione o uno tradizionale.

Ho raggiunto l’ora di pranzo senza sfondarmi di semini e noccioline come al solito: ne sono entusiasta!

Aggiornamento:

OggiOggi a colazione ho provato la Crema Budwig. La ricetta l’ho presa direttamente dal sito del metodo Kousmine.
Gli ingredienti utilizzabili variano all’interno di categorie per cui non esiste un’unica crema, ma tante versioni in base al gusto di chi la prepara.

Di regola si mette:

1 cucchiaio di cereali crudi finemente macinati biologici integrali: avena, grano saraceno, orzo, riso (non usate frumento, farro e quinoa poiché possono creare intolleranze)
1 cucchiaio di semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.)
1 e 1/2 cucchiaio di semi di lino o 1 di olio
100 g. di banana
100 g. di frutta di stagione
mezzo limone, succo o intero
125 g. yogurt o 75 g. di tofu o legumi cotti (fagioli cannellini o ceci, ecc.)

Per una spiegazione del motivo per cui sono stati scelti questi ingredienti e i nutrienti che apportano, rimando al sito del metodo Kousmine.

Per approfondire ulteriormente le ragioni dei componenti della Crema Budwig, potete vedere questo filmato di Sergio Chiesa, esperto di alimentazione, membro del Consiglio Internazionale della “Fondation Dr. C. Kousmine”.

La Crema Budwig può essere anche salata, sostituendo la frutta con la verdura.

Questa mattina ho messo:

grano saraceno,
olio di lino (perché non avevo i semi),
una banana piccola,
mezza pera Kaiser grossa,
uno yogurt di soia,
mezzo limone senza buccia
semi di girasole
un pizzichino di vaniglia naturale

Procedimento:

Se avete un frullatore Vitamix o il Bimby – Vorwerk potete frullare tutto insieme, altrimenti occorre macinare i semi con un macina-caffè e poi frullare il resto con un frullatore a immersione o uno tradizionale.

Ho raggiunto l’ora di pranzo senza sfondarmi di semini e noccioline come al solito: ne sono entusiasta!

Aggiornamento:

Oggi, 10 giugno 2016, con: semi di girasole, riso Thai rosso crudo, semi di lino, yogurt di soia, una banana piccola, 3 albicocche e una manciata di mirtilli con: semi di girasole, riso Thai rosso crudo, semi di lino, yogurt di soia, una banana piccola, 3 albicocche e una manciata di mirtilli

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Tortini "Il miglio verde" - Nel piatto con maionese vegana e verdura
aprile 11th, 2016 by ensabry

Questi deliziosi tortini sono un ottima fonte di proteine con legumi e cereali diversi mescolati insieme.

Possono essere proposti come piatto forte o come sfizioso antipasto o anche come spuntino spezzafame.

Preparati in anticipo sono molto più buoni!

Tortini “Il miglio verde”.

Ingredienti per 12 tortini:

  • 5 ‪‎carciofi‬ già lessati
  • 200 g di ‪‎miglio‬ decorticato
  • 400 ml di acqua + 2 bicchieri
  • 3 cucchiai colmi di farina di ‪piselli‬
  • 1 cucchiaio di farina di ‪ceci‬
  • 1 cucchiaio di farina di ‪semi di lino‬
  • 1 cucchiaio di ‪lievito‬ alimentare in scaglie
  • ‪‎olio‬ ‎extravergine‬ d’oliva
  • sale
  • pepe
  • un pizzico di lievito alimentare e di paprika affumicata per guarnire.

Attrezzatura:

  • 12 pirottini di carta per muffin
  • teglia per muffin con 12 incavi

Procedimento:
risciacquate ben bene il miglio, poi tostatelo per 5 minuti in una pentola antiaderente con olio extravergine d’oliva e un po’ di sale, poi aggiungete l’acqua già bollente. Incoperchiate e cuocete per circa 20 minuti. Nel frattempo frullate i carciofi con le farine e i due bicchieri di acqua. Mescolate molto bene la crema verde con il miglio cotto. Aggiustate di sale e aggiungete ancora un goccio di olio extravergine d’oliva, poi distribuite nei pirottini posizionati negli incavi della teglia per muffin. Infornate per 20 minuti alla massima temperatura (200°).
Servite quando si saranno completamente raffreddati, sono molto più buoni il giorno dopo.

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Shampoo autoprodotto di Saponaria Officinalis - Risultato finale
febbraio 29th, 2016 by ensabry

Shampoo autoprodotto di Saponaria Officinalis

La Saponaria è una pianta spontanea con delicati fiorellini rosa che conosco fin dall’infanzia. La trovavo ai bordi delle rogge e usavo i fiori per lavare le mani perché facevano schiuma strofinandoli con un po’ d’acqua. Per me era un gioco.

Di recente l’ho riscoperta cercando qualcosa di più naturale per lavare i capelli perché con gli shampoo industriali mi si irritava facilmente la cute e i capelli spesso erano appesantiti e ingestibili.
La Saponaria si trova in erboristeria, io abito vicino a ERBESALUTE: Kallidendria – via Vallazze 116, 20131 – Milano che fa anche vendita online

Ingredienti per circa un litro e mezzo di Shampoo:

  • 1,3 l di acqua
  • 0,5 l di aceto di mele
  • 100 g di radice di saponaria in polvere
  • 5 cucchiai colmi di semi di lino
  • 5 bustine di camomilla o due cucchiai colmi
  • un cucchiaio di foglie di salvia essiccate
  • un cucchiaio di foglie di rosmarino essiccate
  • oli essenziali a piacere (rosmarino, lavanda, limone, Tea Three…)

Procedimento:
Far bollire il tutto per 1 ora a fuoco bassissimo e con il coperchio, poi lasciar raffreddare e filtrare. Per filtrare io uso l’estrattore di succo che accelera non di poco l’operazione, in mancanza usare un telo di cotone a maglie non fittissime perché il liquido è piuttosto viscoso. Imbottigliare e conservare in frigorifero. Al momento dell’utilizzo aggiungere oli essenziali a piacere (rosmarino, lavanda, limone, Tea Three…) e agitare bene prima dell’uso.

Note:

  • Per scegliere quali oli aggiungere potete consultare pagine di siti specializzati, come ad esempio questa -> “Ambiente Bio”
  • Lo Shampoo si conserva facilmente anche due o tre di mesi tenendolo in frigorifero: con l’aceto è una semi-conserva.
  • Se si fa ribollire il liquido dopo averlo filtrato e lo si versa bollente in bottiglie a chiusura ermetica (come quella grande della foto), può durare a tempo indeterminato. Utile in caso di produzione in quantità.

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