Category: Autoproduzione

Fagioli cannellini in insalata
dicembre 29th, 2016 by ensabry

I legumi sono lunghi da preparare e la tentazione di comprarli in barattolo è forte. Purtroppo però, i prodotti Bio hanno sempre prezzi proibitivi. Farli in casa è semplice e richiede poco tempo direttamente dedicato. Oggi ho preparato i fagioli cannellini cuocendoli direttamente nei barattoli (procedimento chiamato Cottura Angelica).

Ingredienti:

quantità a piacere di fagioli (io ho usato una confezione da 500 g di cannellini biologici) alga kombu o alloro acqua qb sale qb

Procedimento:
mettere a bagno i fagioli per 8/12 ore, cambiando l’acqua un paio di volte.
Riempire i barattoli per 3/4 con i fagioli e aggiungere un pezzettino di alga kombu o di alloro e dell’acqua leggermente salata fin quasi al bordo.
Chiudere i barattoli con i loro coperchi, avvolgerli con dei pezzi di stoffa.
Trasferire i barattoli in una pentola capiente riempita di acqua con un goccio di aceto se nella vostra zona l’acqua è molto dura: è utile a non far formare la patina bianca di calcare sulla pentola e sui barattoli.
Portare a ebollizione e cuocere per un po’ più del tempo indicato sulla confezione dei legumi.
Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare nella pentola. Quando tutto sarà completamente raffreddato accertarsi che si sia formato il vuoto e i coperchi non facciano clic clac.
Scolare, asciugare, etichettare e riporre i barattoli.
Si conservano fino ad un anno.

Note:
Al posto dei pezzi di stoffa, per separare i barattoli, utilizzo dei calzini di cotone “dedicati”, che ho comprato in superofferta 10 paia per 5 euro. Scrivere sempre sulle etichette il contenuto del barattolo e la data di produzione. Per comodità scrivo direttamente sul vetro con i pennarelli Uniposca. Si conservano fino ad un anno.

Aggiornamento:
30 dicembre 2016
Inaugurati i fagioli cannellini Si sono cotti perfettamente. Ottimi, preparati in insalata con cipolla tagliata sottile e conditi con olio extravergine d’oliva, limone, sale marino integrale e un pizzico di pepe.

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Pulizia dei barattoli   Risultato finale
dicembre 29th, 2016 by ensabry

Facendo le conserve in casa, spesso conservo i barattoli di vetro dei prodotti che acquisto.
Prima di riutilizzarli occorre togliere l’etichetta di carta incollata sopra. Alcune si tolgono molto bene, semplicemente lasciando a bagno il barattolo, altre è quasi impossibile levarle.
Dopo numerosi tentativi ho trovato una valida soluzione… ecco come si fa.

Ingredienti:

  • barattoli con etichetta ostinata :-)

Procedimento:
Immergere il barattolo in una pentola di acqua bollente acidulata con un goccio di aceto (per non avere i fastidiosi residui di calcare) e farlo bollire un paio di minuti.

Estrarlo con cautela con un attrezzo, ad es. un mestolo o una pinza per gli spaghetti, svuotarlo dell’acqua bollente, poi, trattenendolo con l’aiuto di una presina, con la parte non tagliente della lama di un coltello, staccare la carta e tutta la colla possibile.

Rimettere il barattolo in acqua e lasciarlo bollire un minuto o più, per far ammorbidire ancora la colla.

Estrarlo di nuovo, sempre con cautela e togliere i residui di colla con un pezzetto di carta-casa o un batuffolo di cotone imbevuto di olio d’oliva.

Ora basta lavare il barattolo ed è pronto per essere riutilizzato.

Note:

  • se ci sono residui di etichetta sui coperchi, procedere allo stesso modo ma utilizzare un raschietto in legno o l’unghia del pollice per asportarli, altrimenti il metallo si graffia.
  • se i coperchi sono troppo rovinati, si possono sostituire acquistandone di nuovi presso negozi di casalinghi ben forniti o su internet.

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Germogli di grano Timilìa fatti in casa
dicembre 10th, 2016 by ensabry

Pronti i germogli di grano Timilìa. I semi sono di una varietà antica di grano duro che ho acquistato da La Casa delle Acque di Paternò (CT)
Sono stati una piacevole rivelazione: buonissimi e con un gusto che ricorda la liquirizia!
Con solo due cucchiai colmi di grano duro Timilìa è venuta una bella matassa.

Per prepararli basta metterli nel sacchetto germogliatore (il mio l’ho acquistato sul sito “Il Giardino Dei Libri”) e bagnarli due volte al giorno. Dopo 3/ 4 giorni si possono trasferire in frigorifero e consumare crudi aggiunti alle insalate o anche mangiati da soli.

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Condimento per la pasta Grana Vegano...
novembre 28th, 2016 by ensabry

Grana Vegano, Veggrana, Veggiano… boh non so come chiamarlo RaspadûraDeVerdûra :p .
È un classico vegan.
Io lo preparo così:

Ingredienti:

  • due cucchiaiate di farina di mandorle
  • una di lievito alimentare secco in scaglie
  • un pizzico di sale nero Kala Namak
  • un pizzico di sale marino integrale
  • 5/6 gocce di succo di limone

Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti, dare una bella mescolata ed è subito pronto per svettare su un montarozzo di pasta integrale o per i piatti gratinati

 

 

 

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Soia verde in Cottura Angelica   Aggiungere acqua leggermente salata
novembre 7th, 2016 by ensabry

Oggi ho preparato i legumi, per la precisione soia verde, con la Cottura Angelica. La preparazione è semplicissima e la praticità totale.

Ingredienti:

  • fagioli di soia verdi (o altro legume o mix di legumi)
  • acqua
  • sale

Attrezzatura:

  • barattoli di vetro per conserve con i relativi coperchi
  • pentola grande per sterilizzare
  • pezzuole di stoffa

Procedimento:

Dopo l’ammollo di 8/10 ore, si mettono i legumi nei barattoli riempiendoli per poco più della metà, si versa dell’acqua leggermente salata, si chiudono i barattoli e si cuoce direttamente come per sterilizzare (avvolti in teli di stoffa per proteggerli), per il tempo di cottura dei legumi, più circa un terzo.

Al termine, si lascia raffreddare in pentola, poi si estraggono i barattoli e si controlla che si sia formato il vuoto: il coperchio deve fare click clack. Asciugare i barattoli e metter via per quando servono.

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Pasta di peperoncini fermentata.
ottobre 31st, 2016 by ensabry

Pronto! L’ho assaggiato ed è una bomba! Letteralmente una bomba la mia Pasta di peperoncini fermentata.
Peperoncini habanero o scotch bonnet, non ho la certezza della varietà ma siamo per entrambe tra i 100.000 e i 350.000 gradi di piccantezza della scala Scoville. Per dare un termine di paragone, il cayenna è tra i 30.000 e i 50.000.
Ingredienti:

300 g circa di Scotch Bonnet o Habanero red belli piccanti.
10 g di sale
un cucchiaio della salamoia del kimchi
un paio di spicchi d’aglio.

Procedimento:
Li ho semplicemente frullati nel Vitamix con il sale, la salamoia del kimchi e un paio di spicchi d’aglio.

Versare il composto in un barattolo ben lavato. Ho fatto l’ultimo risciacquo del barattolo con la salamoia del kimchi in modo da fare da starter e avere una prevalenza di “batteri buoni”.

Aspettare… dopo 4 o 5 giorni verificare che non fermenti male o che sia andato a male. Farà delle bollicine ma l’odore deve essere gradevole, eventualmente “acetoso” e non di andato a male. Lasciatelo li un mesetto poi riponetelo in frigo, ma si può anche conservare a temperatura ambiente.

Utilizzare pochissimo per volta, la punta di un coltello!

Note:
la salamoia del kimchi o dei cetriolini o di altro già fermentato non è indispensabile, ma aiuta molto ad evitare errori di fermentazione e ad usare meno sale.

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Aglio Fermentato
ottobre 27th, 2016 by ensabry

Troppo comodo l’aglio fermentato! E che profumo! Ci vuole un po’ di lavoro e di attesa ma il risultato è eccezionale.

Ingredienti:

  • circa 430 g di aglio
  • 20 g di sale
  • facoltativo: un cucchiaio della salamoia del kimchi (o altra salamoia già fermentata)

Procedimento:

Intanto sbuccio l'aglio

Sbuccio l’aglio!

Sbucciare l’aglio. Questa è l’operazione più lunga e noiosa, ma indispensabile: armatevi di pazienza o fatevi aiutare.

 

Li ho semplicemente frullati nel frullatore (Vitamix) con il sale e la salamoia del kimchi, che comunque non è indispensabile ma serve per accelerare l’avvio della fermentazione.

Versare il composto in un barattolo ben lavato. Ho fatto l’ultimo risciacquo del barattolo con la salamoia del kimchi in modo da fare da starter e avere una prevalenza di “batteri buoni”.

Aspettare… dopo 4 o 5 giorni verificare che non fermenti male o che sia andato a male. Farà delle bollicine ma l’odore deve essere gradevole, eventualmente “acetoso” e non di andato a male. Il colore vira dal bianco ad un lievemente giallo dorato, è normale.

Aspettare ancora… Lasciatelo li un mesetto, poi riponetelo in frigo. Aspettare ancora… lasciatelo “maturare” un altro mese o più, poi potete iniziare ad utilizzarlo.

Note:

  • la salamoia del kimchi o dei cetriolini o di altro già fermentato non è indispensabile, ma aiuta molto ad evitare errori di fermentazione e ad usare meno sale.
  • Utilizzare pochissimo per volta, la punta di un cucchiaino! Attenzione che l’odore appesta l’ambiente anche dopo l’aggiunta nelle pietanze in cottura.

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gnocchi-di-grano-duro-timilia
ottobre 18th, 2016 by ensabry

Alle volte ci vuole, è terapeutico, consente di non pensare e rilassarsi facendo della sana fatica, ma con una ricompensa finale.

Sono partita dal grano duro, acquistato direttamente dal produttore siciliano: La Casa Delle Acque, varietà Timilia (o Tumminia), un grano antico.

Ho mondato i chicchi ancora vestiti, ho macinato 120 g di grano (con il bicchiere del secco del Vitamix, concedetemi un po’ di modernità), ho impastato con 55 ml di acqua tiepida non clorata per una decina di minuti, ho lasciato riposare l’impasto per 30 minuti, ho poi diviso l’impasto in 4 e formato dei “salsicciotti” di pasta di circa un centimetro di diametro.

Ho tagliato dei pezzetti da un centimetro circa ciascuno e li ho “strascinati” sul rigagnocchi.

In teoria la dose per due persone, in pratica per uno abbondante.

Cotti per circa 13/15 minuti e ripassati in padella con un sughetto di pomodoro alle olive.

Ecco Gli gnocchi!

Ora sto meglio :-) Grazie, vi voglio bene.

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Salsa di Cetriolini alla senape
ottobre 8th, 2016 by ensabry

Oggi ho trasferito i cetriolini in salamoia del primo vaso, ormai a fine fermentazione, nei barattoli più piccoli, per poterli conservare in frigorifero.

Purtroppo alcuni cetriolini erano un pochino molli, per via del fatto che, probabilmente erano troppo maturi. Ottimi, ma la consistenza non era di certo invitante! Con questi ultimi, ho preparato una salsa alla senape.

Salsa di Cetriolini alla senape – Ingredienti e procedimento:
Aggiungere ai cetriolini un paio di cucchiai della loro salamoia, le spezie usate in fermentazione, uno scalogno o più, un cucchiaio di malto d’orzo e un cucchiaio o più di semi di senape bianchi e neri. Frullare il tutto per bene e ricavare una salsina cremosa. Versare il composto in un barattolo di vetro sterilizzato e chiudere il coperchio senza stringere in modo che l’anidride carbonica prodotta in fermentazione possa uscire con poca pressione.

Lasciar “maturare” questa salsa per un paio di settimane, perché lo scalogno e la senape devono fermentare anch’essi.

trasferire in frigo anche se si conserva tranquillamente anche a temperatura ambiente.

Versione speziata per il secondo vaso di cetriolini

Aggiornamento del 01.11.2016
Il precedente esperimento di salsa di cetriolini ai semi di senape è riuscito molto bene quindi anche questa volta, con i cetriolini di scarto, perché poco appetitosi per via della consistenza ma comunque buoni, ho realizzato una salsa che ho fatto un po’ più piccante e un pochino più saporita rispetto a quella della scorsa volta. Eccovi la ricetta.

  • Ingredienti per la salsa:
    una decina di cetriolini fermentati in salamoia e non pastorizzati
  • 5 scalogniun
  • bel pezzettone di zenzero
  • quattro spicchi d’aglio
  • un cucchiaio di semi di senape bianca
  • un cucchiaio di semi di senape nera
  • un cucchiaio di semi di papaya essiccati (ingrediente facoltativo, non è venduto nei negozi ma dovete produrlo in casa essiccando i semi di un frutto di papaya)
  • mezzo cucchiaino di sale integrale (c’è già il sale dei cetriolini)
  • mezzo cucchiaino di gulamerah (facoltativo)
  • un goccio della salamoia dei cetriolini per risciacquare il barattolo.

Procedimento:
lavare molto bene e sterilizzare il barattolo dove avverrà la fermentazione; quando il barattolo è freddo, versare un goccino di salamoia dei cetriolini e risciacquare l’interno (il barattolo dovrà essere abbastanza capiente da contenere la salsa fino a circa metà). Scolare bene. Prendere tutti gli ingredienti della salsa e frullarli con un frullatore potente (es. Vitamix), facendo attenzione che il preparato non superi i 40 gradi (ho controllato con un termometro da cucina e avevo raggiunto i 32 gradi). Versare la salsa nel barattolo di fermentazione già preparato e chiudere il coperchio in maniera non ermetica. Lasciar fermentare da 15 gg a un mese, in base alla temperatura ambientale.

Questa volta non ho messo la carta forno e il pestello a fine fermentazione butterò via tutta la parte superficiale.

Nota:
perfetta da abbinare al pesce azzurro pescato o alle polpettine vegetali.

Trasferire in frigo per fermare la fermentazione e conservare, anche se si conserva tranquillamente a temperatura ambiente.

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Cracker alla pizzaiola con l'essiccatore
ottobre 2nd, 2016 by ensabry

Ho inventato questi cracker per sdebitarmi con un amico che mi ha preparato uno script che mi fa risparmiare un sacco di tempo nel mio lavoro.

Grazie ancora Vale! Questa è la ricetta dei “tuoi” Cracker alla pizzaiola semi-crudisti preparati con l’essiccatore.

Non si possono considerare crudisti al 100% perché i fiocchi d’avena e la salsa di soia non lo sono.

Ingredienti:

  • una tazza di fiocchi d’avena,
  • mezza tazza di semi di lino,
  • mezza tazza di semi di girasole,
  • un quarto di tazza di semi di sesamo,
  • una manciata di pomodori secchi,
  • un cucchiaio di capperi di pantelleria dissalati,
  • un cucchiaio di origano,
  • 3 cucchiai di salsa di soia,
  • un cucchiaio di preparato per brodo vegetale senza sale,
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,
  • un pizzico di sale e acqua qb per idratare i fiocchi e i semi di lino.

Procedimento:

mettere i semi di lino in un recipiente e aggiungere acqua fino a ricoprirli; in una ciotola mettere i fiocchi di avena e versarci sopra dell’acqua bollente fino a ricoprirli appena.

Mentre si attende che i fiocchi si gonfino e i semi di lino rilascino la loro mucillagine, tritare finemente i pomodori secchi e i capperi, poi aggiungerli nella ciotola con tutti gli altri ingredienti.

Mescolare molto bene, poi suddividere il composto nei cestelli dell’essiccatore foderati con gli appositi fogli o con della carta-forno, stenderlo bene sui fogli e formare i cracker per dividerli più agevolmente.

Azionare l’essiccatore sul programma più o meno caldo per essiccare più o meno rapidamente.

Quando la superficie dei cracker sarà ben essiccata, si possono girare e togliere i fogli.

Essiccare bene anche l’altro lato.

Al termine dividere i crackers e conservarli in un recipiente ben chiuso per non far perdere fragranza.

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